480 milioni di dollari per le idee di 3 milioni di persone: ecco il bilancio 2013 di Kickstarter, la nota piattaforma crowdfunding che permette di finanziare dal basso un’ampissima gamma di progetti. A ricordarlo è il riassunto pubblicato dallo stesso sito per celebrare l’inizio del nuovo anno con cifre impressionanti anche se distribuite su intervalli temporali più piccoli, come gli 1,3 milioni di dollari al giorno o i 913 dollari che mediamente vengono richiesti ogni minuto alla “folla” di Internet. Tutte somme che segnalano il trend positivo seguito da Kickstarter, su cui nel 2012 erano stati domandati investimenti “solo” per 320 milioni di dollari, e nel 2011 per 100 milioni, cioè quasi un quinto degli attuali.

I progetti che sono stati finanziati per completo, dunque con successo, sono stati 19.911, in aumento rispetto ai circa 18 mila dell’anno precedente, ma con un’accelerazione decisamente minore rispetto a quella vista tra il 2012 e il 2011, quando il totale ammontava a poco meno di 12 mila. Sale anche il numero totale dei finanziatori, arrivati a toccare i 3 milioni: oltre 807 mila di questi sono sostenitori che hanno dato il proprio contributo a più di un progetto, mentre ce ne sono 975 che hanno investito in più di 100 idee.

Come abbiamo avuto modo di sottolineare in passato, il cinema e l’audiovisivo detengono un ruolo centrale nella piattaforma e non c’è dunque da stupirsi se ben cinque progetti di natura cinematografica sono entrati nel riassunto speciale del 2013, preparato da Kickstarter. Tra quelli scelti, il più celebre è con tutta probabilità il film tratto dalla serie tv di culto Veronica Mars, che con i suoi 2 milioni di dollari raccolti in poche ore ha ricordato un po’ a tutta Hollywood, e a molti indipendenti “con un nome”, l’esistenza del crowdfunding [l’articolo QUI].

C’è poi il corto di non-fiction vincitore del premio Oscar Inocente, ma anche un revenge movie selezionato dal prestigioso Festival di Cannes come Blue Ruin, o un maestro quale Werner Herzog, che ha fatto da sponsor e narratore video per un produttore di sale californiano dalle origini siciliane.

Non da ultimo, ci sono stati ben 71 progetti dedicati al salvataggio delle sale cinematografiche storiche o indipendenti, spesso in relazione agli investimenti necessari per la transizione al digitale. Un esempio di come il crowdfuning possa affermarsi quale strumento di massima utilità per l’intero mercato del cinema e non solo per la sola produzione, come potrebbe essere più scontato immaginare.

Vi rimandiamo al nostro precedente approfondimento per una panoramica sul crowdfunding per i settori creativi, anche in Italia.