Un’intesa di dieci anni, volta a comprendere non solo smartphone e tablet ma tutte le possibili tecnologie sviluppate nel periodo coperto dall’accordo. Questo è quanto hanno stabilito il colosso coreano dell’high-tech Samsung e Google, proprietaria di Android, con la conclusione di una nuova partnership sui brevetti, che sembra voler contrastare non da ultimo eventuali attacchi da parte dei competitor, in particolare Apple. È infatti lungi dall’essere risolto il contenzioso che vede Samsung opposta a Cupertino e che a febbraio potrebbe entrare in una fase ancora più calda se le due aziende non dovessero trovare un accordo extragiudiziale e ripassare la palla al tribunale della California.

Oltre a rinforzare la posizione di Samsung in merito alla titolarità dei brevetti, l’accordo con Big G sembra segnare anche un passo verso l’estensione dell’ecosistema Android, che potrebbe presto uscire dall’ambito del mobile per estendersi a una gamma ben più ampia di dispositivi e aree di business. Un’evoluzione cui a questo punto potrebbe facilmente accompagnarsi Samsung, non solo con le tecnologie già esistenti ma con tutte  quelle che saranno sviluppate nel prossimo decennio.

Ecco come ha commentato la notizia Allen Lo, vice consigliere generale per i brevetti presso Google:

 “Siamo lieti di entrare in un accordo cross-settoriale sui brevetti con il nostro partner Samsung –ha dichiarato – Lavorando insieme su accordi come questo, le aziende possono ridurre i contenziosi e concentrarsi invece sull’innovazione”.

A fargli eco Seungho Ahn, capo del centro Samsung per la proprietà intellettuale:

“Questo accordo con Google è fortemente significativo per l’industria tecnologica. Stiamo mostrando al resto del settore che c’è più vantaggio nella cooperazione che nell’intraprendere contenziosi non necessari sui brevetti”.

Resterà da vedere cosa penserà il competitor della compagnia coreana di una tale partnership definita così esemplare.

Fonte: TechCrunh