Se qualcosa emerge con chiarezza dal box office italiano del 2012, che ha visto un forte calo nel numero dei biglietti venduti, e dall’andamento sostanzialmente stabile di quello dell’anno in corso, è che il mercato del cinema ha bisogno di recuperare parte del proprio pubblico. E che per farlo, ha bisogno di conoscerne appieno le caratteristiche e le ragioni che ne hanno causato la parziale defezione negli ultimi anni di contrazione di incassi e presenze. In queste due infografiche abbiamo riassunto i tratti salienti dell’identikit dello spettatore italiano: la prima analizza le abitudini del consumo cinematografico, dividendo il pubblico in base alla frequenza con cui si reca in sala; la seconda è un focus sul popolo della Rete, che approfondisce le relazione tra uso del web e fruizione di cinema, sia sul grande schermo che attraverso i vari prodotti di home entertainment.

Entrambe le infografiche sono state elaborate a partire dalla ricerca Sala e salotto 2013 condotta da Ergo Research per ANICA e Univideo, presentata all’ultima Mostra del Cinema di Venezia. Uno studio i cui risultati saranno integrati e approfonditi da un “sequel” che sarà reso pubblico il prossimo 16 ottobre a Firenze, dedicato sempre all’analisi delle tipologie del pubblico dei film in sala e in casa. In attesa dei nuovi risultati, ecco il nostro sunto grafico dell’indagine sul pubblico nostrano:

Questo è invece il focus sugli spettatori di cinema “connessi”, che si confermano consumatori abituali e addirittura spesso più voraci di quella parte di pubblico (dai 15 anni in su), che non naviga nel web. Tra i fruitori della Rete, in particolare, risultano più nutrite le categorie dei CINE-MATTI e dei CINE-MOLTO a discapito dei “disertori” delle sale come i CINE-MAI (0 biglietti ) e i CINE-MENO (1-2 biglietti l’anno). Né gli internauti sembrano disdegnare i prodotti  tradizionali dell’home video, con percentuali di consumo che superano anche quelle della fetta di popolazione non-navigante.