Hashtag mania? Ora che il social network di Mark Zuckerberg ha fatto debuttare ufficialmente le etichette contrassegnate dal tipico cancelletto, la guerra con la piattaforma di microblogging sembra più aperta che mai. Ecco come è stata giustificata in una nota l’introduzione della nuova feature:

“Gli utenti generano miliardi di conversazioni al giorno su Facebook riguardo ad argomenti che sono interessanti per il marketing. Ci sono infatti 4,75 miliardi di contenuti  condivisi ogni giorno. In più, ogni sera nella fascia oraria prime time, dalle 8 alle 11 di sera, Facebook vede  tra gli 88 e i 100 milioni di visitatori. Per i brand e gli inserzionisti, questa rappresenta una reale opportunità per prendere parte a tali conversazioni in modo significante, pertinente e con tempismo. Il lancio degli hashtag è il primo passo compiuto da Facebook per facilitare la scoperta in tempo reale delle conversazioni esistenti su specifici argomenti o interessi”.

In modo analogo a Twitter, i tag contrassegnati da # funzioneranno come link cliccabili all’interno dei post degli utenti, e rimanderanno a feed aggreganti tutte le notizie e le storie contenenti l’hashtag. Non sono ancora disponibili i trending  topic, né è prevista  la possibilità per gli inserzionisti di spingere un determinato tag, ma solo post o annunci contenenti lo stesso. Niente da fare nemmeno per gli Insights, che non comprenderanno ulteriori sezioni legate al nuovo strumento.

La risposta di Twitter non si è fatta attendere: la piattaforma di microblogging ha prima di tutto rilasciato i tanto attesi analytics, che permetteranno agli utenti di controllare e studiare l’andamento dei propri post. Un’altra simpatica novità per fidelizzare e rilanciare l’entusiasmo del proprio bacino di utenza è poi l’applicazione #Followme, lanciata in partnership con la società specializzata nella presentazione e organizzazione visiva dei dati Vizify. In pratica si tratta di un’app che riassume in un breve video tutte le attività più rilevanti di un utente Twitter: dalle sue foto ai Vine, fino ai tweet di maggior “successo”. il tutto con aggiunta di musica di sottofondo e di grafici con alcune info rilevanti tipo l’orario con la maggior frequenza di tweet o i top follower. Il video, elaborato automaticamente dall’app, è poi è editabile secondo le preferenze dell’utente. Un modo senza dubbio divertente per ricordare al popolo cinguettante il proprio rapporto con la piattaforma e per invitarlo a incrementare ulteriormente il proprio seguito su quel specifico social network.