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BitTorrent Bundle: lanciata la prima versione del nuovo servizio di file sharing per i creatori di contenuti

“Non uno store di contenuti ma uno store dentro ai contenuti”: questa la filosofia al centro del servizio, che intende lasciare ad artisti e distributori la massima libertà d’azione nel disegnare la propria offerta on demand, gratis o a pagamento che sia.

Il file sharing come una risorsa piuttosto che come una minaccia per i distributori di contenuti: questa è la nuova frontiera verso cui si sta muovendo BitTorrent, società che è stata considerata a lungo sinonimo di pirateria, soprattutto dalle major dell’intrattenimento. Vi abbiamo già parlato dell’accordo con la distribuzione statunitense Cinedigm, con cui il portale è stato utilizzato per la diffusione di un pacchetto di materiali promozionali del film Arthur Newman, compresa una clip contenente i primi 10 minuti della commedia. Ora BitTorrent ha rilasciato una versione alpha di questo nuovo tipo di servizio, denominato Bundle, volto a consentire agli autori di distribuire online i propri contenuti on demand e nella maniera più flessibile consentita dalle potenzialità del web.

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Come si può facilmente notare anche da questo primo lancio, BitTorrent Bundle aggrega in effetti un’offerta molto diversa: si va da film come appunto Arthur Newman, a capitoli di libri uploadati dagli stessi autori, fino a track di album in uscita. Le possibilità intrinseche nel nuovo sistema di distribuzione, però, si evidenziano soprattutto in un’offerta come quella elaborata dall’etichetta musicale Ultra, che ha reso scaricabili in modo gratuito dei materiali sul documentario dedicato al tour Freaks of Nature, del dj Kaskade, prevedendo tuttavia una serie di altri contenuti sbloccabili inserendo la propria mail. Come confermano gli stessi responsabili di BitTorrent, stringere un rapporto diretto con i propri fan, e dunque raccoglierne i contatti personali, sta diventando difatti un passaggio sempre più importante per gli artisti, soprattutto in ambito musicale, dove si preferisce passare per questo step prima di arrivare a chiedere all’utente di acquistare effettivamente un brano o un album.

In prospettiva, comunque, l’intenzione sarebbe di rendere BitTorrent Bundle una destinazione dove mettere in vendita e acquistare in modo diretto i prodotti eventualmente offerti da autori, etichette e distributori. Una sorta di store online sul modello di iTunes, ma organizzato  secondo una visione diversa e più indirizzata a conquistare il supporto economico dei fan. L’idea, come ha spiegato il vicepresidente del marketing del portale, Matt Mason, è quella di “non mettere il contenuto in uno store, ma lo store nel contenuto”, utilizzando il file sharing per aumentare l’engagement dei supporter e, al limite, arrivare contestualmente alla vendita.

Per il rilascio della versione definitiva del servizio, che dovrebbe consentire a ciascun utente di creare  a piacimento il proprio Bundle, bisognerà comunque aspettare ancora un po’, almeno l’ultimo trimestre dell’anno in corso.

 

Fonte: TechCrunch

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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