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Amazon comincia la produzione di 5 serial, Netflix alle prese con Arrested Development

Il portale di e-commerce procede nella strategia basata sull’offerta on demand di contenuti originali, mentre il suo primo competitor combatte con la tiepida accoglienza della critica della sua nuova serie, recuperata a quasi 10 anni dalla cancellazione da parte di Fox.

Basta con gli annunci programmatici e i test: gli Amazon Studios hanno dato definitivamente il via libera alla produzione di 5 serial originali, scelti tra i pilot che poco più di un mese fa hanno fatto il proprio debutto online per essere sottoposti al vaglio dei loro potenziali spettatori. A superare il test sono stati per l’esattezza le commedie  Alpha House, con John Goodman e cammei di Bill MurrayStephen Colbert, e Betas, più i programmi per bambini Annebots, Creative Galaxy e Tumbleaf.

alpha house amazon serial originali 

Il primo titolo si concentrerà sulla convivenza forzata di quattro senatori americani in pre-campagna elettorale (interpretati appunto da Goodman più Clark Johnson, Matt Malloy e Mark Consuelos), mentre il secondo è ambientato nel mondo delle start up ipertecnologiche della Silicon Valley. Tra i grandi assenti della selezione spicca invece Zombieland, serie che sarebbe stata basata su un film di ampio seguito del 2009, segno di come non sempre la ripresa di prodotti “vecchi” e sicuri venga considerata una priorità dal pubblico online.

“Abbiamo costruito gli Amazon Studios per dare ai consumatori la possibilità di aiutarci nella scelta delle storie da trasformare nei migliori film e serial televisivi” ha commentato Roy Price, direttore del ramo produttivo del colosso dell’e-commerce. “Il successo di questo primo set di pilot ci dà la spinta per adottare un simile approccio anche per i programmi futuri. Siamo solo all’inizio”.

Nel frattempo, è il primo concorrente di Amazon nello streaming on demand, Netflix, a combattere con gli incerti risultati dei contenuti autoprodotti. Dopo un’attesa sapientemente alimentata per mesi, ha infine debuttato sul portale di SVOD (subscription video on demand) una nuova stagione di Arrested Development: serial con una base fan già molto solida, interrotto da Fox nel 2006. Il “ripescaggio” compiuto da Netflix non ha difatti convinto i critici, i cui giudizi tendenzialmente bassi hanno avuto immediate conseguenze sul titolo in Borsa.

Ciononostante, sembra che l’audience del servizio di streaming abbia gradito l’operazione, con dati di visione che il portale ha giudicato più che soddisfacenti. Stando alle cifre comunicate in questi giorni, un utente su dieci che si è connesso per vedere il serial, ne ha consumato uno dopo l’altro tutti e 15 gli episodi resi disponibili online; il 36% dei dispositivi connessi a Netflix  la scorsa domenica ha richiesto almeno un episodio di Arrested Development e il traffico verso il sito sarebbe aumentato dell’8% rispetto allo stesso giorno della settimana precedente. Resta da vedere quanto la strategia basata sulla programmazione originale possa risultare funzionale all’espansione del numero di abbonati al servizio di SVOD, che negli USA conta già 30 milioni di sottoscrizioni.

 

Fonte: Variety, Home Media Magazine

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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