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Digital Content NewFronts: 45 milioni di spettatori al mese per la “nuova tv” online

In una ricerca dello IAB, un’istantanea del pubblico dei prodotti audiovisivi professionali diffusi tramite il web, da cui emerge la forte concorrenzialità dei nuovi modelli di fruizione rispetto all’offerta televisiva tradizionale.

Hanno preso il via ieri a New York i Digital Content NewFronts, l’evento organizzato da alcuni dei principali portali audiovisivi del web per incontrare i potenziali inserzionisti interessati alla loro produzione originale online. Un’iniziativa che segue la scia degli Upfronts tenuti invece dalle tv tradizionali negli USA, solitamente nel mese di maggio, e che testimonia la crescente importanza di Internet nella filiera dell’intrattenimento. Un’importanza che, per l’occasione, è stata analizzata in uno studio condotto dallo IAB – Interactive Advertising Bureau (associazione degli operatori del mercato della comunicazione digitale interattiva), da cui emerge come i video professionali realizzati per il web catturino mensilmente l’attenzione di ben 45 milioni di utenti, ovviamente nella sola area degli Stati Uniti.

digital content newfronts 2013

Non a caso la ricerca è intitolata “45 milioni di motivi per continuare a tenere d’occhio i NewFronts”, ed è stata condotta su un corpus di oltre 2.400 individui rappresentativi della popolazione americana adulta, da cui sono emersi un migliaio di assidui consumatori di video, abituati a fruirne su una moltitudine di piattaforme. Un panel di utenti che ha confermato prima di tutto la forte concorrenzialità della programmazione originale e professionale disponibile sul web, capace di attrarre l’attenzione degli spettatori verso i messaggi pubblicitari almeno al pari dell’offerta televisiva tradizionale. Tra i fruitori sia del piccolo schermo che dei video online, la disponibilità di contenuti esclusivi e la possibilità di una visione flessibile sono stati individuati invece quali asset fondamentali del web rispetto al primetime delle emittenti classiche.

Importante anche la variabile demografica, che fa della fascia dei giovani tra i 18 e i 34 anni (31%) e di sesso maschile (21%) la più vicina al consumo audiovisivo online, praticato almeno una volta al mese. Per quanto riguarda i dispositivi, i laptop sono quelli decisamente preferiti dal pubblico dell’online (li usano il 50% degli spettatori mensili), seguiti dai computer fissi (39%), dalle tv connesse in Rete (27%), dagli smartphone (26%) e dai tablet (23%). A prescindere dal mezzo, sia i consumatori di video professionali (41%) che di user generated content (56%) mostrano una tendenza più elevata a interagire coi social network durante la visione rispetto a chi guarda solo i programmi della tv tradizionale online (35%).

Commentando i risultati dell’indagine IAB, Variety ha sottolineato comunque come 45 milioni di spettatori mensili rappresentino appena il 19% della popolazione statunitense adulta, mentre la penetrazione del piccolo schermo rimane estremamente più elevata, tanto da raggiungere – dati Nielsen – più del 95% degli americani.

La ricerca completa a questo link.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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