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Cinedigm: multiprogrammazione e VOD per “massimizzare i vantaggi della rivoluzione digitale”

Il CEO della distribuzione indipendente USA, Chris McGurk, torna a sottolineare l’importanza di un palinsesto flessibile per riempire le sale dei cinema, quasi vuote per la maggior parte della settimana. Nonché di aprire alle nuove piattaforme per saziare una “fame di contenuti” simile a quella delle pay-tv degli esordi.

“Ci sono molte piattaforme digitali che sono state lanciate negli ultimi 5 anni, e tutte sono affamate di contenuti come le pay-tv a fine anni ’80-inizio anni ‘90”. Questo è quanto sostiene Chris McGurk, CEO di Cinedigm, società che fino a poco tempo fa si è distinta per il sostegno alla digitalizzazione di 12mila schermi in USA e Canada, ma che ora si presenta come uno dei player più attivi nello sfruttare la nuova tecnologia per la distribuzione di prodotti audiovisivi, tradizionali e non. Con serate a tema, documentari, sport e perfino video dal web, Cinedigm è infatti uno dei più convinti sostenitori della multiprogrammazione, ossia della possibilità per le sale cinematografiche di sostenersi attraverso la creazione di veri e propri palinsesti, sulla scia di quelli televisivi. In nome della più completa flessibilità permessa dal digitale, la società non mira però solo ad aggiornare il settore dell’esercizio, ma anche quello della distribuzione, con l’obiettivo di sfruttare tutte le piattaforme e i dispositivi disponibili per la più ampia circolazione delle opere.

 

Se abbiamo già avuto modo di addentrarci nelle strategie di Cinedigm riportando il keynote di McGurk all’ultimo Los Angeles Film Festival, il CEO è tornato a toccare questi temi in un intervento sul L.A. Times, dove ha ricordato come la sua società miri a diventare “uno studio completamente indipendente, capace di distribuire tanto nuovi titoli quanto contenuti alternativi, su tutti i vari media”. L’intenzione è quella di “massimizzare i vantaggi della rivoluzione digitale”, e proprio a questo scopo lo scorso aprile la società ha acquisito il distributore newyorkese New Video Group, diventando il principale serbatoio di diritti su film e serie tv indipendenti da diffondere senza pellicola o supporto fisico. Si parla di oltre 20 mila titoli provenienti dalle principali manifestazioni di settore quali Sundance e Tribeca, cui bisogna aggiungere 15 nuove uscite appena acquisite e le circa 20 che, nei piani, dovrebbero andare aggiungendosi ogni anno.

Una library con cui ovviamente Cinedigm non punta solo alla programmazione flessibile nei cinema, ma anche alle principali piattaforme di video on demand sul web quali Amazon, Hulu, Netflix e iTunes. L’idea di creare palinsesti cinematografici differenziati, con vari sponsor e un’offerta più targettizzata, rimane comunque una delle priorità del distributore, secondo cui è nell’interesse degli esercenti sfruttare le nuove tecnologie per riempire quei posti in sala, riempiti solo per il 5% dal lunedì al giovedì:

“Ci sono 40 mila cinema lì fuori, ciascuno con le sue caratteristiche, non solo in termini di location ma anche di composizione demografica del pubblico e del bacino di spettatori” – ha concluso McGurk“C’è dunque un esteso network che finora non ha avuto una buona programmazione, dato che ogni sala dipende da una fornitura limitata di film distribuiti su larga scala. Ma si tratta di titoli lanciati su quanti più schermi possibile, senza alcun riguardo per le specificità di ogni singola struttura”.

La sfida, dunque, sembra quella di rispondere alle esigenze locali dell’esercizio con una distribuzione più mirata, ma con un occhio attento al mercato nel suo complesso, tanto quello delle sale quanto delle piattaforme di VOD. Una progetto che sembra lontanissimo rispetto al contesto italiano, ma a cui comunque appare necessario cominciare a pensare, anche a sostegno di un anello della filiera sotto particolare pressione, quello delle sale, e di un certo tipo di prodotto che vede restringersi  sempre più il proprio spazio di fruizione ideale, cioè il circuito di qualità.

 

Fonte: Los Angeles Times

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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