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Home video: il VOD cresce anche in Francia, mentre Blockbuster annuncia nuove chiusure in USA e UK

Dai mercati internazionali, continuano i segni di crescita del settore dell’on demand e della distribuzione digitale, in netta controtendenza rispetto al costante declino registrato dalle copie fisiche.

Nel 2012 la Francia non ha visto solo una diminuzione delle presenze cinematografiche (-6% per un totale che arriva comunque a superare i 204 milioni di ingressi), ma anche un ribasso nel mercato dell’home video, che seguendo un trend diffuso a livello globale, ha continuato la sua discesa perdendo altri 8,7 punti percentuali.

Il calo, in particolare, si riferisce alle vendite di copie fisiche, che nonostante siano state lievemente sostenute dai Blu-ray, sono scese a 1,12 miliardi di euro, andando ad alimentare un decremento che complessivamente, dal 2008, arriva a toccare quasi il 20%. Nel 2012, in particolare, sono stati acquistati dischi in alta definizione per 223,7 milioni di euro (pari a un + 9,3%), ma la crescita non è riuscita a compensare le perdite dell’8,9% registrate nelle vendite di DVD. A detenere la maggiore quota di mercato sono stati i film americani, che hanno guadagnato 434,7 milioni di euro, in lieve diminuzione rispetto al 2011 ma comunque pari al 62,8% dei titoli comprati durante l’anno. La quota dei film francesi si ferma invece al 23,7%, per un totale di 163 milioni di euro.

Similmente a quanto già visto per il mercato dell’home entertainment negli Stati Uniti, le buone notizie sono perciò da cercare nel business del video on demand, il cui trend si dimostra opposto a quello seguito dalle copie fisiche.  Come rivelato dagli operatori francesi della distribuzione digitale riuniti nel SEVN (Syndicat de l’Edition Vidéo Numérique), negli ultimi cinque anni il valore del VOD è cresciuto nel Paese d’Oltralpe di ben sei volte, passando da 33 a 200 milioni di euro. Stando a questi dati, sarebbero stati 60 milioni i titoli acquistati in modalità on demand, mentre si stima che ameno il 31% degli internauti abbiano usufruito di servizi VOD (qui lo studio di Médiamétrie di cui vi avevamo già parlato nel corso del nostro speciale video on demand).

Il mercato delle copie digitali, specialmente online, è d’altra parte uno dei settori che fa registrare le migliori performance a livello internazionale. Nel 2012, l’intrattenimento digitale britannico (musica, prodotti audiovisivi e videogames) ha superato per la prima volta il valore di un miliardo di sterline, in netta controtendenza rispetto al declino del “fisico”. Altro segnale della transizione verso l’online, e dunque verso l’on demand, proviene infine dalle notizie riguardanti Blockbuster, la nota catena di videonoleggio che ha da tempo chiuso i battenti in Italia e, negli ultimi giorni, ha annunciato anche la bancarotta in Inghilterra e la chiusura di 300 punti vendita negli Stati Uniti, pari al 35% delle location ancora presenti sul mercato americano.

 

 

Fonte: THR, Home Media Magazine

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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