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E il beccaccino dove lo mettiamo?

Il direttore di Best Movie Sito Giorgio Viaro e il direttore editoriale di Best Movie Luca Maragno discutono via rispettivi blog di due metodi alternativi per la lotta alla pirateria che vedrebbero contrapposti tanto da farci un sondaggio tra favole e illusioni. I due metodi però non sono alternativi, ma ingredienti di una ricetta ben più complessa…

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Il direttore di Best Movie Sito Giorgio Viaro e il direttore editoriale di Best Movie Luca Maragno discutono via rispettivi blog di due metodi alternativi per la lotta alla pirateria che vedrebbero contrapposti tanto da farci un sondaggio tra favole e illusioni. I due metodi però non sono alternativi, ma ingredienti di una ricetta ben più complessa e potenzialmente esplosiva con cui l’industria evita di confrontarsi a muso duro perché significherebbe prendere decisioni dolorose e pericolose per la sopravvivenza dell’intero settore.

La disponibilità dei film pirata è un risultato cui si arriva grazie all’attività esplicitamente criminale di alcuni, ad un ragionamento comprensibile ma non sempre intellettualmente onesto dei sostenitori della libera circolazione delle “informazioni”, all’indifferenza complice dell’industria delle TLC, ma soprattutto grazie alla semplice “ignoranza” di una generazione cui non si può sollevare nemmeno una questione morale visto che sta crescendo dando per scontato che “sia giusto così” (a volte addirittura pagando, credendosi nel giusto, i siti pirata). Ma tutto questo sarebbe infinitamente meno rilevante se la disponibilità online dei contenuti audiovisivi seguisse, per canali legali, la realtà della rete.

Internet è un po’ come il Melange di Frank Herbert e annulla lo spazio ed il tempo, tanto che un contenuto (FILM) che viene reso pubblico in qualsiasi punto della rete in modo più o meno “sporco” (CAM o HD) si propaga moltiplicandosi (infinite copie) evolvendosi (pure sottotitolate) rendendo vana qualsiasi forma di lotta alla sua circolazione illegale che non sia il circolarlo legalmente e per giunta con le stesse capacità di online marketing dei “pirati” (cosa di cui l’industria non è minimamente capace).

Il problema non è il day & date, ma come ho scritto anche qui più volte il full day & date, ovvero l’abbattimento di qualsiasi protezione, compresa l’ultima window rimasta a difesa dell’uscita in sala, per un’uscita contestuale attraverso tutti i canali.

Il cinema al cinema rimarrebbe protetto solo dalla sua specificità di esperienza collettiva, altamente spettacolare e sociale in sala (forse un po’ poco, non lo so), ovvero ci sarebbe l’andare al cinema come esperienza ben diversa dal vedere un film, e per il resto il film (anche l’opera televisiva narrativa in generale) sarebbe disponibile dove si vuole, quando si vuole e come si vuole, in base ad offerte che verrebbero via via definite dagli operatori di questo nuovo mercato (che iniziano ad essere interessanti anche nel nostro paese).  

Cosa significherebbe questo? Probabilmente la chiusura del 30-40% dei cinema in 3-5 anni (questo è quello che penso io per il mercato italiano) con il serio rischio che i maggiori introiti derivanti dalle altre nuove forme di vendita del film non siano tali da compensare le perdite derivanti dal calo dell’incasso theatrical, almeno in paesi come il nostro, ovvero più arretrati nell’offerta (non parlo di banda larga, ma di capacità tecnologiche e di marketing online) e con minore rispetto della legalità.

Il dilemma non è quindi se, ma quando e, soprattutto, se fa più male all’industria tergiversare e vederlo accadere lentamente mentre la pirateria guadagna quote di mercato e crea generazioni sempre meno disponibili ad acquistare o abbracciare rapidamente questa soluzione, con tutti i rischi che comporta. Nel frattempo possiamo anche non parlarne, perché non è questione di struzzo o di talpa, ma di beccaccini.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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