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Film in treno: gli esercenti dicono no alle prime visioni.

Ntv annuncia l’uscita del nuovo film di Sergio Castellitto in contemporanea sul grande schermo e nelle carrozze cinema dei suoi mezzi, ma Anec, Fice e Acec si oppongono in nome della centralità della sala.

Se la questione delle finestre per nuove tipologie di servizio, come il video on demand, sembra essere ancora a un punto di stallo per quanto riguarda il dibattito tra le associazioni di settore, a riaccendere la polemica è stata la notizia di un accorciamento piuttosto radicale delle windows, operato non da un portale o da un rivenditore, ma dai treni. In questi giorni la nuova compagnia ferroviaria Ntv, quella di Italo, ha infatti annunciato che nelle carrozze cinema dei suoi treni (prenotabili a costo leggermente maggiorato rispetto ai posti nei vagoni normali) saranno disponibili titoli di nuovissima uscita, concessi dal distributore Medusa. Tra questi Venuto al mondo, nelle sale dal prossimo 8 novembre, per continuare poi con altre prime visioni quali Il sole dentro di Paolo Bianchini e Una famiglia perfetta di Paolo Genovese. Una decisione che non ha incontrato, come prevedibile, il favore delle associazioni degli esercenti raccolti in Anec, Fice e Acec, che hanno giudicato l’iniziativa inappropriata e “fonte di grave turbativa del mercato”. La richiesta è quella di un incontro urgente con Medusa Film e della temporanea sospensione della proiezione del nuovo film di Castellitto sui treni Ntv.

L’accusa degli esercenti, in particolare, è quella di aver bypassato il tradizionale modello di sfruttamento dell’opera cinematografica, dando vita a un precedente che mette a rischio il principio della centralità della sala cinematografica. Non a caso, nella loro rivendicazione le associazioni mettono sullo stesso piano l’offerta di film in treno, Internet e video on demand, lasciando intravedere la volontà di non cedere nemmeno un po’ di terreno sul fronte del mantenimento di intervalli di tempo rigidi per l’uscita dei titoli su qualsiasi canale alternativo alla sala, ovviamente che non rientri già nell’ambito ben regolamentato dei supporti fisici dell’home entertainment o dei passaggi televisivi.

“Il principio del tutto e subito”, sostengono gli esercenti, danneggia l’intera filiera cinematografica, andando a incidere negativamente sul quel processo che determina il valore del prodotto film, e che ora vede nella sala il suo banco di prova principale. Sono avvertiti i treni, ma anche eventuali player desiderosi di aggredire il nostro mercato ancora acerbo del VOD.

 

Fonte: Giornale dello Spettacolo

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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