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Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo: quanto contano i film UE all’estero.

Rivelati i dati del primo rapporto sull’andamento dei film europei in 10 territori extra UE di riferimento: nel 2010, solo l’8% dei titoli ha superato i confini del continente, con un incasso di circa 376 milioni e una quota di mercato di appena il 3%.

Nel 2010, i film europei hanno contato solo per il 3% dei biglietti staccati al di fuori del Vecchio Continente, a fronte di una quota di mercato “interna” alla UE del 26%. A rivelarlo è un nuovo studio messo a punto dell’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo, che per la prima volta ha raccolto i dati sulla performance dei titoli comunitari  nelle sale di 10 mercati chiave: Nord America, Australia, Argentina, Brasile, Cile, Colombia, Corea del Sud, Messico, Nuova Zelanda e Venezuela.

Guardando alle cifre complessive, emerge come, nell’anno di riferimento, ben 1.281 film europei siano usciti in almeno uno dei 27 Paesi UE o in uno dei territori presi in considerazione dal report. Più del 90% di questi titoli ha avuto una distribuzione europea mentre solo l’8% (cioè 103 film in tutto) è riuscito a varcare le soglie del continente. I biglietti staccati per tali opere nei 27 Stati membri e nei 10 mercati esteri analizzati, ammontano a 378 milioni, di cui 70,4 milioni (cioè il 19%) venduti al di fuori dell’Europa. Un dato in calo di 16 punti percentuali rispetto al 2009, quando le presenze registrate nei suddetti territori extra UE  sono state pari a 84 milioni.

A livello di incassi, considerando il costo medio dei biglietti in ciascuna area, si stima che i film europei abbiano generato 2,35 miliardi di euro, di cui il 16% (376 milioni) provenienti dai territori extra continentali. Il mercato del Nord America (USA + Canada) ha generato da solo il 62% dell’ammontare non europeo, vale a dire 232,3 milioni.

Tra i Paesi UE, come prevedibile, il leader nell’export è la Francia, che nel 2010 ha visto uscire al di fuori del Continente 150 film e conta per il 33% di tutti i titoli europei usciti in quell’anno nelle 10 aree estere di riferimento.  Il Regno Unito, in compenso, è al primo posto per gli ingressi, con 25 milioni di biglietti staccati nelle zone prese in considerazione dallo studio, cioè il 36% del totale.

“Il report costituisce per noi il primo di questo genere – ha sottolineato André Lange, capo del Dipartimento per l’Informazione su Mercati e  Finanziamenti presso l’Osservatorio Europeo dell’Audiovisivonon bisogna giungere a conclusioni affrettate, sapendo come il settore sia influenzato dagli andamenti stagionali”.

Una considerazione tanto più valida quest’anno, in cui il “caso cinematografico” francese Intouchables occupa l’undicesimo posto nella classifica degli incassi a livello mondiale, con quasi 400 milioni di dollari raccolti in tutto il mondo. L’intenzione dell’Osservatorio, comunque, è quella di cominciare a pubblicare i risultati di questo tipo di studio su base annuale, in modo da consentire analisi di lungo periodo.

Stando a quanto riferito da Variety, il film europeo con il miglior incasso internazionale nel 2010 è stato il tedesco Resident Evil: Afterlife, con 14,7 milioni di biglietti venduti al di fuori del continente. Nella top 5 anche Il Discorso del Re, Green Zone e l’ultimo capitolo di Tata Matilda. In buona posizione anche la Svezia grazie al franchise di Uomini che odiano le donne.

 

Fonte: Osservatorio Europeo dell’Audiovisivo, Variety

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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