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Protti: perché chiuderò le mie sale per l’estate.

Il multisala Ariston e il multiplex Cinecity di Mantova chiudono per l’estate. Ma le ferie sono tutt’altro che desiderate: rispecchiano l’incapacità del mercato italiano di superare la questione “stagionalità” con gravi conseguenze per il botteghino e per tutti gli anelli della filiera.

In occasione della presentazione del rapporto 2011 sul Mercato e l’Industria del Cinema in Italia, elaborato dalla Fondazione Ente dello Spettacolo, il presidente dell’Anec Lionello Cerri aveva ribadito l’allarme lanciato dagli esercenti in merito alla latitanza di titoli cinematografici durante la stagione estiva. Si era parlato, a questo proposito, di un calo di prodotto pari a circa il 50% nel mese di giugno: calo seguito di pari passo dall’andamento di presenze e incassi. Stando ai dati diffusi ieri all’apertura Ciné, le Giornate estive di cinema di Riccione, il decremento registrato finora nel mese in corso sarebbe del 52% rispetto al giugno 2011, e  del 16% rispetto a inizio anno. Il risultato di un trend negativo che si è esteso su quasi tutto il semestre, ma anche di quella stagionalità che continua a essere una delle spine nel fianco del settore nonché solita anomalia tutta italiana. Una di quelle criticità strutturali  che i rappresentanti di tutte le categorie hanno ribadito di voler affrontare in maniera unitaria, ma che intanto quest’anno non ha mancato di far sentire già le sue conseguenze. Paolo Protti, titolare del multisala Ariston e del multiplex Cinecity di Mantova, nonché ex-presidente Anec e attuale presidente Agis, ha rilasciato un comunicato in cui spiega le ragioni della chiusura estiva straordinaria dei suoi cinema. Una chiusura da intendere come la conseguenza del tentativo fallito di rinnovare il mercato italiano.

Ecco il testo integrale del comunicato, così come inviato alla stampa:

Il  Cinecity di Mantova nell’aprile del 1999 fu uno dei primi multiplex che si inserirono nel mercato dell’esercizio e l’Ariston di Mantova nel 2006 si trasformò in un moderno cityplex di centro città.

Entrambi nel 2011 sono stati completamente digitalizzati.

Entrambi in questo difficile 2012 soffrono di una situazione al limite della sostenibilità. È un problema ovviamente su cui pesa la gravissima situazione economica e fiscale generale,ma non si possono nascondere le problematiche altrettanto gravissime derivanti dallo stesso mercato cinematografico che nei fatti sembra privo di una governance.

Siamo ormai alla constatazione del fallimento progettuale di uno degli obiettivi che erano alla nascita e affermazione delle multisale : l’uscire dalla stagionalità e avere un mercato di 12 mesi.  Ciò che si progettava alla fine dello scorso secolo è a distanza di 13 anni ancora una speranza o una utopia e ciò significa che se non vengono prese decisioni comuni dall’insieme del  mercato cinematografico la crisi di quest’anno diventa l’anticamera del fallimento totale.

Per anni gli schermi delle mie strutture (come quelle di tantissimi colleghi) sono stati alimentati nel periodo estivo da iniziative coraggiose o lungimiranti di singoli distributori,quasi sempre esponenti delle Major. A tutti loro va il mio grazie per averci provato. Ma quanto è avvenuto quest’anno e quanto sta avvenendo mi porta alla decisone che per la prima volta dal 1999 chiuderò gli schermi del multiplex Cinecity ed aumenterò pesantemente la chiusura di quelli del cityplex.

Cinecity Mantova sarà chiuso dal 30 luglio al 16 agosto e l’Ariston di Mantova come minimo dal 17 luglio al 23 agosto. Questa notizia non riguarda solo la città di Mantova,in quanto saranno molte le multisale che chiuderanno e in quasi la totalità le monosale. Di fronte a questi dati di fatto come non riconoscere l’evidenza di un incombente fallimento progettuale?

Abbiamo forse tempo per impostare una azione e se lo facciamo scorrere senza risultati ci troveremo nel 2013 con conseguenze di cui qualcuno dovrà prendersi la pesante responsabilità.

È tutto il mercato nel suo insieme della distribuzione,della produzione e dell’esercizio che deve cambiare passo. Il prossimo anno 2013 o si prendono impegni precisi e rispettati per avere una continuità di prodotto serio,vario,importante oppure le mie aziende piuttosto che “vivacchiare” chiederanno strumenti di stagionalità e cassa integrazione.

Ma ciò sarà solo una parte di un fallimento di tutto il mercato cinema,che vede in numerosi altri aspetti momenti di profonda incertezza e incapacità a progettare azioni concrete per il futuro del cinema in sala.

Paolo Protti – Riccione 25 giugno ’12

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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