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Rich Ross lascia i Walt Disney Studios.

Dopo il flop da 200 milioni di John Carter, arrivano le dimissioni del presidente dello studio cinematografico, appuntato nel 2009 dal CEO Bob Iger per lanciare la produzione di franchise di successo.

Che il flop di John Carter sarebbe stato memorabile, lo si era capito sin da quando la Disney aveva dichiarato una perdita stimata in 200 milioni di dollari, proprio a chiusura del primo trimestre 2012. Gli effetti sono stati tuttavia ancora più eclatanti di quanto atteso, dato che ieri sono arrivate le dimissioni del presidente dei Walt Disney Studios, Rich Ross, chiamato a dirigerli nel 2009 dopo la liquidazione di Dick Cook. Formalmente è stato lo stesso chairman a compiere questa mossa dopo l’insuccesso del film, in realtà avviato già sotto l’amministrazione precedente. Stando a indiscrezioni piuttosto accreditate dalla stampa, sembra tuttavia che il CEO Bob Iger, abbia ricevuto più di una pressione in tal senso da diverse colonne portanti della Disney, in particolare il CCO della Pixar, John Lasseter. Ciò che tutti sembrano rimproverare a Ross, in particolare, è la scarsa esperienza e lo scarso interesse verso il processo della realizzazione dei film, concretizzato nell’assunzione di manager provenienti da altri settori e apparsi inadatti al ruolo.

Si parla soprattutto dell’ormai ex-direttrice del marketing internazionale MT Carney, ma anche della stessa provenienza di Ross, che vanta una brillante carriera nel ramo televisivo del marchio. A lui si devono infatti successi memorabili di Disney Channel come Hannah Montana e High School Musical, che avevano convinto lo stesso Iger ad appuntarlo presidente dopo la controversa uscita di Cook. In un’epoca in cui gli Studios puntano soprattutto a progetti sicuri, l’obiettivo era cercare franchise di successo che potessero rendere molto non solo in sala, ma soprattutto sotto il profilo del merchandising e dei parchi tematici della Disney.

Sembra perciò che la politica di Ross sia stata proprio quella di concentrarsi più su questi settori e sulla cross-promotion, lasciando il processo di moviemaking in mano a partner come la Pixar di Lasseter, appunto, ma anche il produttore Jerry Bruckheimer, la DreamWorks di Spielberg e i neo-acquisiti Marvel Studios, che proprio ora dovrebbero cominciare a dare i propri frutti con il lancio di The Avengers. Anzi, secondo Variety, proprio da questo ambito potrebbe provenire il sostituto di Ross, vale a dire il presidente di produzione Kevin Feige, con al proprio attivo il lancio di Iron Man, Thor e Captain America: Il primo vendicatore. Al momento comunque non ci sono nomi davvero certi per la successione: di contro, sembra invece piuttosto certo che, nonostante il cambio al vertice, la strategia della Disney rimarrà la stessa, cioè produrre pochi film ad alto budget (seppur con costi più contenuti dei 250 milioni spesi per John Carter), cercando soprattutto di lanciare serie cinematografiche da sfruttare non solo al botteghino.

Oltre al film di Andrew Stanton, tra i “fallimenti” della gestione Ross rientrano anche Milo su Marte e Prom, una commedia adolescenziale in pieno stile Disney Channel che tuttavia è stata quasi ignorata dal pubblico, dando adito alle critiche dei detrattori dell’ex-presidente. Tra i successi si annovera però un grande trionfo al botteghino come Pirati dei Caraibi – Oltre i confini del mare, più Cars 2, I Muppet e il lancio del Re Leone in 3D, e sempre sotto Ross sono partiti altri tre grandi progetti, attualmente in fase di realizzazione alla Disney, come il prequel de Il Mago di Oz diretto da Sam Raimi, The Lone Ranger con Johnny Depp e Maleficent, film dedicato alla figura della strega cattiva de La Bella Addormentata nel Bosco, per il cui ruolo è già confermata Angelina Jolie.

Questa la lettera di dimissioni di Ross:

Negli ultimi 15 anni ho avuto l’opportunità di lavorare con persone di incredibile talento per il marchio più amato al mondo. Per tutto questo tempo abbiamo raccontato storie incredibili in giro per il mondo, creato programmi TV di successo e franchise che hanno rappresentato nuove opportunità per la compagnia.

Ho sempre detto che il nostro successo è creato e guidato dalle nostre persone, che considero le migliori in questo campo. Ma le migliori persone devono essere impiegate nel più giusto dei lavori, in grado di sfruttare al meglio le loro capacità. È una delle principali lezioni che ho imparato durante la mia carriera ed è una cosa a cui penso molto se guardo al mio futuro.

Credo molto nel team Disney e credo molto nei nostri film e nella nostra abilità nel farli e nel proporli in tutto il mondo. Ma non credo più che quello di Presidente sia un ruolo adatto a me. Per questo motivo ho preso la difficile decisione di dimettermi dal ruolo di presidente dei Walt Disney Studios, a partire da oggi.

È stato un onore lavorare con un team così meraviglioso. So bene di lasciare gli Studios in buone mani e, anche se su fronti diversi, sono sicuro che siamo entrambi destinati al successo.

 

Queste le dichiarazioni di Bob Iger:

Per più di un decennio l’istinto creativo di Rich Ross, il suo acume negli affari e la sua integrità personale hanno contribuito al successo di vari settori chiave della Disney, ridefinendo il successo nel campo dell’intrattenimento per famiglie e lanciando franchise che hanno fatto la ricchezza della nostra compagnia. La sua visione e la sua guida hanno aperto le porte di tutto il mondo alla Disney, rendendo il nostro marchio una parte costante della vita di milioni di persone. Ho apprezzato l’enorme contributo che ha dato alla Disney e gli auguro un grandissimo successo in ogni suo progetto futuro.

 

 

 

Fonte: Screenweek, Variety, New York Times

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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