Calano a vista d’occhio le presenze nelle sale italiane: febbraio, infatti, è il terzo mese consecutivo in cui si registra un decremento significativo dei biglietti staccati. A rivelarlo sono i dati sul campione Cinetel (pari a circa il 90% del mercato) che segnalano un -19,26% per il mese appena concluso rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente. Di certo si tratta di una cifra meno allarmante rispetto ai 31 punti percentuali lasciati sul campo a gennaio, ma comunque superiore al -7% di dicembre. E non consola più di tanto che guardando agli incassi le perdite siano più contenute: -14%, “salvate” dal 3D di alcune pellicole in top 10 come Hugo Cabret, Com’è bello far l’amore e Viaggio nell’isola misteriosa. Le prime due, in particolare, sono le stesse che dominano la classifica mensile, subito prima di Benvenuti al Nord.

In sofferenza anche il prodotto nazionale: a febbraio 2012 è stata meno significativa anche la presenza di film italiani tra le preferenze degli spettatori. La quota di mercato si attesta, infatti, al 31,14% delle presenze, mentre nello stesso periodo del 2011 aveva superato la metà del totale. Quali le cause di questo crollo? Si può continuare ad accusare la mancanza dell’effetto Zalone,  più il tempo atmosferico poco clemente, con febbraio preso di mira dalla neve. Ma anche la crisi economica potrebbe aver cominciato a far sentire il suo peso, insieme alla minore attrazione esercitata sul pubblico dal complesso dei titoli usciti in sala.  Le perdite maggiori, infatti, sono proprio tra i primi 10 film, con ben il 22,43% in meno, a fronte della media di poco superiore ai 19 punti percentuali.

Fonte: Giornale dello Spettacolo