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Web series: arriva anche la maledizione cinese di John Woo.

È
su Internet che è stata appena lanciata la serie animata Seven Brothers, diretta da John Woo e ispirata a una graphic novel di Liquid Comics prodotta dallo stesso regista a partire dal 2006.

Lo sguardo di Hollywood volge a Est, e non potrebbe essere altrimenti: sembra che nel 2011 il box office cinese supererà i 2 miliardi di dollari di incasso totale (dati The Wrap), mentre sempre più titoli di richiamo scelgono di imbarcarsi in lunghe campagne promozionali nel continente asiatico. Vedi Mission: Impossible – Protocollo Fantasma, che ha segnato un nuovo record per un film straniero in un mercato già ben servito dalla produzione nazionale come quello indiano. Ma sembra che anche sul web stia spirando sempre più forte il vento d’Oriente.

È infatti su Internet che è stata appena lanciata la serie animata Seven Brothers, diretta da John Woo e ispirata a una graphic novel di Liquid Comics prodotta dallo stesso regista a partire dal 2006. La storia comincia molti secoli fa, con un antica flotta cinese impegnata a  solcare i mari e toccare tutte le terre emerse ben prima che i grandi esploratori ne immaginassero l’esistenza, lasciando tuttavia dietro di sé un maledizione a cui oggi solo sette persone senza niente in comune, se non il loro epico destino, potranno porre rimedio nel tentativo si salvare il mondo. “Mi trovo bene a lavorare sui fumetti, è un po’ come se avessi una forma molto elaborata di storyboard” – ha dichiarato Woo secondo quanto riferisce Hollywood Reporter“tanto la versione su carta stampata di Seven Brothers quanto le serie a fumetti, raccoglie il seme di un’idea che avevo del folklore cinese, ma portandola su tutto un altro livello, in una storia moderna e di carattere globale. È una forma d’arte intrinsecamente legata al medium film”.

Nonostante lo stretto grado di parentela col cinema reclamato dal regista di Mission: Impossible 2 e  Face-Off, il cartone, se così s può chiamare, di Seven Brothers non ha visto luce né sul grande né sul piccolo schermo, ma al limite sui monitor capaci di collegarsi a Machinima, canale online di YouTube rivolto in via proprietaria agli appassionati di videogiochi, con 116 milioni di spettatori e un miliardo di contenuti visualizzati al mese.

 

 

Il portale di Google, d’altra parte, ha lanciato senza mezzi termini la sua sfida alla TV tradizionale, per cui non stupisce la scelta della casa di produzione Tiger Hill Entertainment e dell’editrice Liquid di sceglierlo quale mezzo per lanciare un prodotto come Seven Brothers, né cartoon né anime, di cui all’inizio si pensava di trarre non una serie animata ma un videogioco. “Per Liquid, il futuro dei fumetti consisterà nel salto dalla pagina stampata allo schermo digitale, e Seven Brothers è il progetto perfetto per lanciare la nostra nuova linea di serie animate per il web”, ha dichiarato il CEO e co-fondatore della casa editrice Sharad Devarajan. Né sembra l’unico a pensarla in questo modo: la serie di John Woo, che sarà costituita in tutto da 13 episodi,  arriva infatti dopo quella dedicata al videogame Mortal Kombat e autorizzata da Warner Bros al posto di un’eventuale opera cinematografica, nonché dopo la serie  fan-fiction Resident Evil: First Hour, sorta di prequel agli eventi narrati nel secondo film della saga tratta dall’omonimo videogame.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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