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Il cinema resiste come intrattenimento extra-domestico, mentre sono più di metà gli italiani che guardano la tv connessi.

Secondo l’Istat, il cinema batte i musei, il teatro e anche lo sport, con più di un italiano su due che ne fruirebbe almeno una volta l’anno. Ma cresce la concorrenza per accapponarsi il tempo libero, e Facebook lancia un messaggio forse non così distensivo alla “vecchia” tv.

Il cinema batte  musei, teatro e anche sport nella classifica degli spettacoli più fruiti dagli italiani. Lo riporta  l’Annuario statistico italiano 2011 diffuso dall’Istat e riportato in un lancio Asca, in cui si specifica come oltre la metà della popolazione si sia recata a veder un film almeno una volta nel corso dell’anno, piazzandosi così al di sopra di mostre ed esposizioni museali (visitate da quasi il 30% degli italiani), eventi sportivi (a quota 28,5%), escursioni presso siti archeologici e monumenti (che interessano a circa il 23%), discoteche e balere (22,6%), spettacoli teatrali (quasi 22 punti percentuali) e altri concerti musicali (20,8%). In fondo all’elenco i concerti di musica classica, che raccolgono poco più di un decimo delle preferenze.

Il cinema, insieme alle manifestazioni di tipo sportivo, è anche uno dei pochissimi settori in cui si registra un aumento di spettatori, mentre in generale sono più di due terzi, quasi l’80% degli uomini e il 63,5% delle donne al di sopra dei 6 anni, che secondo le proiezioni Istat nel 2011 avrebbero fruito di almeno uno spettacolo fuori casa. Per quanto riguarda il rapporto tra i diversi media, la televisione conferma il suo predominio, contando tra i suoi spettatori ben il 94% della popolazione al di sopra dei tre anni, senza significative distinzioni nella distribuzione geografica, d’età o di genere. La radio continua a invece a mantenere la propria popolarità presso il 59% degli italiani, con uno zoccolo duro di fedelissimi che cala leggermente fino a 57,8 punti percentuali.

E se la fruizione di contenuti audiovisivi, tra cinema e tv, rimane prevalente sui canali di comunicazione tradizionali, è ormai evidente come la pratica stia acquistando sempre più rilevanza anche sul web. La settimana scorsa, uno studio di ComScore ha rivelato come a novembre negli Stati Uniti, ben 183 milioni di utenti abbiano guardato video su Internet, con un monte ore pari a 20 e mezzo ciascuno. Il totale dei video fruiti online è stato invece quasi di 41 miliardi, con in testa i siti di Google, controllante di YouTube, seguiti da VEVO, Facebook, Yahoo!, Viacom Digital, siti Microsoft, AOL, Hulu, NBC Universal e Turner Digital.

In Italia ovviamente i numeri non sono paragonabili, fosse solo per il divide in fatto di banda larga, ma la situazione appare egualmente dinamica, tanto che è stato lo stesso Luca Colombo, country manager di Facebook per l’Italia, a tranquillizzare gli animi: presentando la ricerca “Fuga dalla tv?” commissionata a Nextplora, è stato infatti messo in evidenza come il web non rubi tempo al piccolo schermo ma gli si sovrapponga senza privarlo di fette di pubblico. Secondo i risultati, diffusi in un lancio Ansa, il 52% degli italiani sarebbe infatti multitasking, e userebbe il pc in contemporanea alla tv, mentre il 31% lo farebbe stando connesso al social network. Facebook oggi conta in Italia oltre 21 milioni di utenti, e per quanto non paragonabile a quel 94% della popolazione toccato dalla tv, comincia a diventare un competitor di tutto rilievo. Chissà che nonostante il gap dell’Italia rispetto agli altri Paesi a sviluppo avanzato, Internet non cominci a diventare una sfida anche per le potenti emittenti generaliste.

 

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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