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E il mondo si chiede: YouTube diventerà una TV?

YouTube annuncia l’imminente arrivo di decine di canali tematici per sfidare la tv tradizionale. Ma siamo sicuri che il portale video non stia già preparando il grande salto verso il piccolo schermo?

Decine di canali tematici, con programmi diretti e prodotti da nomi noti dello spettacolo, come il rapper Jay-Z o l’attore Ashton Kutcher: questo quanto promesso a fine ottobre dal noto portale video, per sfidare la tv via cavo e imporsi come il vero broadcaster del futuro. La notizia, postata direttamente sul blog del provider di contenuti audiovisivi posseduto da Google, ha fatto velocemente il giro dei media internazionali, ma l’eco dell’annuncio non si è fermato e il Wall Street Journal ha rilanciato con l’indiscrezione secondo cui YouTube potrebbe fare il grande salto e diventare una vera emittente televisiva, in diretta competizione con colossi dell’entertainment quali Comcast e Time Warner.

L’idea, stando a quanto riferito dalla stampa americana, sarebbe quella di  sfruttare la banda che Google ha già cominciato ad offrire in alcune zone selezionate degli USA in veste di vero e proprio internet provider. La possibilità è dunque che YouTube si unisca al cosiddetto progetto Google Fiber,  andando a costituire un temibile competitor per le grandi corporation della comunicazione: sempre secondo il Wall Strett Journal,  anche il prezzo di accesso alla rete e alla tv via cavo potrebbe essere tenuto molto basso in fase iniziale in modo da affermarsi rapidamente sul mercato.

Mentre si aspetta di capire questo nuovo aspetto dell’espansione di YouTube,  si moltiplicano le analisi riguardo ai nuovi canai tematici previsti per il web, che  apriranno i battenti a partire da questo mese  per poi continuare anche nel 2012. Secondo The Wrap: “YouTube è senza dubbio il portale video numero 1 nel mondo, ma fino ad ora non è riuscito a trovare una strategia che gli permettesse di guadagnare dall’user-generated content”.  L’idea di aggiungere circa 25 ore di programmazione originale e professionale al giorno, potrebbe costituire il salto di qualità necessario per attirare  gli inserzionisti. Per questo Google avrebbe speso oltre100 milioni di dollari alla ricerca dei partner per avviare le produzioni in proprio”, anche se per ora sembra che agli autori sia stato offerto solo “un anticipo di 5 milioni in cambio di un paio d’ore di trasmissione a settimana”. Più, ovviamente, una consistente percentuale dei futuri introiti pubblicitari.

Maggiormente dubbioso appare invece Hollywood Reporter: “In genere sono scettico rispetto ai contenuti originali creati per il web” , dichiara al magazine un analista di mercato, “le routine di consumo degli spettatori americani cambiano molto più lentamente di quanto in genere credano l’industria e gli osservatori del settore”.

 

Fonte: YouTube, Wall Street Journal, The Wrap, Hollywood Reporter

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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