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Come ha fatto Blockbuster a distruggere se stessa

Personalmente mi dispiace che Blockbuster abbia fatto la fine che ha fatto. Intanto perché non è mai bello assistere alla fine di un’azienda, e alla distruzione di valore e posti di lavoro che comporta, e poi perché, per quanto fosse un canale di distribuzione in via di estinzione, ho sempre amato il concetto della “blockbuster…

Netflix blockbuster

Personalmente mi dispiace che Blockbuster abbia fatto la fine che ha fatto. Intanto perché non è mai bello assistere alla fine di un’azienda, e alla distruzione di valore e posti di lavoro che comporta, e poi perché, per quanto fosse un canale di distribuzione in via di estinzione, ho sempre amato il concetto della “blockbuster night”.

Nonostante il dispiacere, però, è innegabile che questa azienda abbia vissuto momenti di grande solidità e che il fatto che internet avrebbe sostituito la distribuzione fisica dell’home video era previsto e prevedibile ben prima dell’inizio della sua stessa crisi.

Quello che voglio dire è che in un periodo in cui continuavano ad aprire negozi, avrebbero potuto tranquillamente fermarsi e prendere un’altra strada, avviare cioè un progetto che lo portasse nella direzione giusta. Aveva le risorse per farlo, il potere contrattuale per ottenere i diritti e anche i negozi, in tal senso, avrebbero potuto essere un trampolino per spingere il nuovo canale di vendita.

Non bisogna infatti dimenticare che anche Netflix, oggi celebrata per i suoi successi nell’online streaming, non nasce certo come servizio online, ma come “noleggiatore per corrispondenza” e quindi, comunque, come competitor di Blockbuster nello stesso mercato del noleggio di supporti fisici. Solo che a differenza di Blockbuster, quando è stato chiaro che “i bit avrebbero preso il posto degli atomi”, ha decisamente puntato verso il nuovo canale distributivo online.

E’ vero che il modello ad abbonamento DVD-by-Mail si presta sicuramente di più di quello basato sui negozi (tanto che la chiusura stessa dei negozi gli ha portato dei benefici) al passaggio ad una forma di logistica via internet, ma nonostante questo importante vantaggio penso che Blockbuster, più banalmente, abbia pesantemente sottovalutato l’impatto di internet sul suo business e che, quando è diventato impossibile non vedere cosa stava succedendo, non abbia sviluppato con decisione (anche se forse era troppo tardi) e convinzione un proprio canale distributivo.

Può essere che la mia percezione sia incompleta, visto che al di là dei dati e degli articoli letti non posso certo dire di avere la percezione di come le cose siano andate negli USA, soprattutto se Netflix abbia sconfitto Blockbuster molto prima dell’arrivo della distribuzione online, ma oggi quando ho trovato questo infografico intitolato “Come ha fatto Netflix a distruggere e mandare in bancarotta Blockbuster” il mio pensiero è stato che Blockbuster si è distrutto da solo. Sbaglio?

How netflix destroyed blockbuster

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it

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