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Via le mani dalle tasche dello spettatore

photo © 2007 Ian Muttoo | more info (via: Wylio) Per quanto io ami le nuove tecnologie e sia un convinto sostenitore di internet come nuovo canale di distribuzione “home” dei film, penso che il vero Cinema sia quello che si vede al Cinema, nella sala cinematografica, al buio, con lo schermo grande e possibilmente…

Odeonphoto © 2007 Ian Muttoo | more info (via: Wylio)

Per quanto io ami le nuove tecnologie e sia un convinto sostenitore di internet come nuovo canale di distribuzione “home” dei film, penso che il vero Cinema sia quello che si vede al Cinema, nella sala cinematografica, al buio, con lo schermo grande e possibilmente il meglio che la tecnologia possa offrire dal punto di vista video ed audio.

Da spettatore ho poi un’idea molto precisa di cinema inteso come Film che meritano attenzione da parte del pubblico e grande successo. In tal senso è Cinema tutto quello che “mi piace”. Senza che debba stare a motivare od analizzare la dimensione critica del perché mi piace.

Siccome non vedo perché il resto del mondo debba uniformarsi ai miei gusti, uscendo dalla mia dimensione personale e passando a valori assoluti credo che il Cinema, quello vero, sia quello che piace a tante persone. I veri film sono quelli che fanno uscire di casa e andare al Cinema quanta più gente possibile.

In estrema, democratica, sintesi il vero Cinema è quello che fa soldi a palate e li fa nelle sale cinematografiche.

Poco mi importa se adottando questo criterio Michael Bay fa un cinema migliore di qualche venerato “maestro” e Checco Zalone vale quanto James Cameron. La critica è libera di pensarla diversamente, i valori produttivi in gioco possono essere abissalmente differenti, io posso non essere d’accordo, ma questo è il Cinema!

Soprattutto per questo trovo odiosa l’idea che per finanziare un cinema di cui non interessa niente a nessuno, quel cinema finanziato dallo Stato che con eccezioni più uniche che rare è solo una redistribuzione di ricchezza fatta con criteri su cui penso non ci sia bisogno di spendere nemmeno una parola, si vada a danneggiare in modo pesante il Cinema, quello vero, allontanando dalle Sale e dai Film, quelli veri, un’altro po’ del pubblico che gli è rimasto.

Detto questo cambio prospettiva la metto così. Potremmo discutere per ore sul se sia giusto o meno sostenere una cinematografia nazionale (che non ne ha bisogno visto che con un Checco Zalone può finanziare dieci vere opere prime). Anche se fossimo tutti d’accordo sulla bontà di questo sostegno poi ci sarebbe da discutere sul fatto che in questo paese non c’è distribuzione di soldi pubblici che non sia riconducibile (quasi!?) esclusivamente ad interessi privati e che quindi meno soldi finiscono in mano pubblica meglio è (e qui il discorso diventa una voragine che va ben oltre il problema dell’Euro in più al cinema). Ma anche ammettendo che sia giusto sostenere la cinematografia nazionale e che il modo migliore di farlo sia affidare ad una qualsiasi entità vicina alla politica gli ennesimi soldi sfilati dalle nostre tasche, la soluzione proposta è la più stupida che si sia mai sentita, visto che finirebbe per danneggiare proprio quel cinema che si propone di aiutare. Perché un euro in più a Zalone, Cameron e Bay glielo daremmo, alle opere prime o all’ultima di un “maestro” no, quel cinema, 9 su 10, si può tranquillamente vedere a casa e, visti i risultati accumulati negli anni, quel cinema spesso non merita nemmeno di essere visto.

Ovviamente anche Hollywood è d’accordo con me: no all’euro in più al cinema.

Davide Dellacasa
Publisher di ScreenWeek.it, Episode39 e Managing Director del network di Blog della Brad&k Productions ama internet e il cinema e ne ha fatto il suo mestiere fin dal 1994.
http://dd.screenweek.it
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