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Chi specula sul 3D?

C’è chi specula sul 3D, chi proietta nelle canoniche due dimensioni i film pubblicizzati come tridimensionali senza avvertire il pubblico. E’ la stragrande maggioranza degli esercenti.

Lo si è scritto in lungo e in largo e lo si è detto anche al 3D Day del Future Film Festival di Bologna: il problema di comunicazione relativo alle sale dove Viaggio al centro della Terra 3D era proiettato in 2D non deve ripetersi.

Per chi non lo sapesse è accaduto che il film con Brendan Fraser sia uscito più che altro in sale 2D dato che le sale tridimensionali in Italia sono 42. Accidentalmente però chi non ha potuto proiettarlo in 3D ha dimenticato di segnalare al proprio pubblico la diversità rispetto a quanto promette il titolo, la pubblicità e tutto il battage di articoli sul film. Il risultato è stato che gran parte del pubblico ha pensato che si trattasse di 3D anche quando non c’era ombra di nuova tecnologia, giudicandolo di conseguenza “Niente di che!”.

Pessima pubblicità insomma. Pessima pubblicità che frutta però perchè intanto le sale hanno fatto cassa e bene, il film è arrivato secondo negli incassi settimanali e ancora questa settimana è quarto. Frutta dunque nel breve termine ma nel lungo?

Gli esercenti si sa vivono un weekend alla volta e non si preoccupano della cattiva pubblicità, non guardano al domani, non fanno comunità e in sostanza non si salvaguardano. In una maniera molto simile alle case editrici musicali quando intravedono una crisi si lamentano perchè qualcun altro non fa nulla per risolverla.

Il 3D non sarà necessariamente la panacea che risolve tutto. Non bloccherà la pirateria e porterà necessariamente incassi favolosi, ma si tratta comunque di una tecnologia nuova e interessante. Cosa succederà con Mostri Contro Alieni?

Le case distributrici hanno parlato e prevedibilmente hanno detto che una cosa simile non si deve più verificare, hanno detto che prenderanno provvedimenti e che istruiranno a dovere le sale. Ma come si istruisce qualcuno per dare un’informazione? Il pubblico è distratto e non dirgli una cosa è molto semplice, basta anche solo scriverlo piccolo. La verità è che si dovrebbe fare una comunicazione migliore a livello pubblicitario.

Dovrebbe essere chiaro per tutti che il 3D sta in pochissime sale e che queste vanno cercate.

In una fase di transizione c’è sempre chi specula su chi non comprende bene tali cambiamenti e questo influisce negativamente sullo sviluppo, nel caso di una tecnologia precaria come il 3D (precaria perchè costa di più allo spettatore e perchè il suo valore aggiunto sul lungo termine è ignoto) potrebbe essere anche fatale.

12 thoughts on “Chi specula sul 3D?

  1. Però proprio i dati di incasso dimostrano che le sale col 3D sono state cercate e trovate, almeno da chi sapeva cosa cercare. Quindi sicuramente lo spettatore informato ha cercato il 3D, si può essere certi che quelli disinformati che hanno visto il film in 2D stessero cercando quel film in 3D? Certo chi ha reagito male alla sorpresa di non trovare il 3D si è fatto notare di più di chi non se ne è reso conto, ma mi piacerebbe sapere quanto effettivamente questo è successo. E comunque, rispetto la caso precedente di Bolt che aveva il logo 3D sui manifesti ovunque, di Viaggio al centro della terra c’erano manifesti senza logo e il trailer diceva chiaramente di andare sul sito a cercare le sale in cui era proiettato in 3D. Insomma, è ancora troppo poco però la strada è corretta. Noi su ScreenWEEK.it intanto abbiamo una sezione dedicata a Film e Cinema 3D http://www.screenweek.it/3d e nella programmazione è sempre indicato se una sala che proietta un film 3D ha il 3D.

  2. Sicuramente le hanno cercate i più interessati ma i meno?
    Quelli che comunque volevano farsi un’idea del 3D senza però essere così informati da sapere per bene che non in tutte le sale c’è il 3D? Quelli da qualcuno o da qualche parte devono averlo letto e non sapevano che le sale fossero così poche evidentemente.

  3. Non ho detto che non ci sia stato un problema di comunicazione e non ci siano stati spettatori delusi, ma visto che non ero nelle sale senza 3D che facevano il film in queste settimane mi farebbe piacere avere un’idea di quante lamentele ci sono state. Quello che mi domando è se in Italia l’esistenza del 3D è percepita a livello di grande pubblico, perché credo non lo sia ancora. In sostanza vorrei sapere quanti erano e chi erano quelli che si sono lamentati, so che non si può avere un dato numerico, ma nemmeno un test empirico con l’applausometro??? 😉

  4. Credo che un numero non si possa avere e nemmeno una percentuale, tuttavia da diversi campioni del tutto personali raccolti (racconti e racconti di racconti, il massimo dell’affidabilità) e soprattutto dal fatto che gli stessi distributori ne hanno parlato spontaneamente mi fa capire che questi numeri ci sono .

    Sicuramente il 3D è poco percepito e dovrebbero essere i film a farlo percepire, però poi se li mandano in 2D.
    Cioè se nemmeno si è capito che perchè ci sia 3D ci vogliono gli occhiali vuol dire che proprio è stato tutto inutile.

  5. Ho capito quale è il problema, sei arrabbiato perché non tutti hanno letto i tuoi articoli 😉 Indubbiamente si, c’è ancora moltissimo da fare!!!

  6. E in prima linea ci devono essere i direttori di testata per dare più evidenza agli articoli che meritano!

  7. Eh, sono finiti i tempi in cui i direttori (più che altro oggi come oggi direi ospiti) davano evidenza agli articoli, oggi è l’autore in prima persona che deve segnalare, linkare, socialpierrare, insomma i tempi sono cambiati! Io, per quel che mi riguarda, do sempre molta evidenza ai tuoi contributi (questo post è già su Twitter e OK Notizie ad esempio) anche quando magari non sono d’accordo!

  8. daccordissimo l’editoria in rete sposta moltissime competenze e responsabilità. Io infatti facevo riferimento al cartaceo…

  9. chi specula sul 3D?
    certamente non gli esercenti che hanno investito prima sul digitale e poi sul 3D e per fortuna il pubblico se ne è accorto e si è creato l’evento.
    come ho detto a Bologna è necessario che vi sia una corretta informazione al pubblico,ma questa deve partire da una corretta impostazione pubblicitaria,sulla quale la primissima responsabilità è della distribuzione (lei sì che vive sul primo weekend!).
    il primo weekend di “Viaggio al centro della terra” ha creato questa problematica per i locali che lo proiettavano in 2D e sono stati molti che hanno messo cartelle tipo : qui il film non è in 3D.
    ciò significa che tutti dobbiamo fare la nostra parte.

  10. speculano sul 3D non tutti gli esercenti ma quelli che non si sono ammodernati e cercano di trarre comunque i medesimi benefici di chi invece ha compiuto l’iter corretto.
    Tutti dobbiamo fare la nostra parte sicuramente ma il mio non era un ragionamento a priori su ciò che accadrà (che mi auguro ma sono anche sicuro non sarà di nuovo il problema di viaggio al centro della terra) bensì a posteriori su quello che è successo.

  11. Sono d’accordo sul fatto che qualcuno abbia potuto marciare sulla storia del 3D e che l’informazione non sia stata in assoluto di una chiarezza cristallina. Però penso che sia un fatto naturale, scosse di assestamento che preludono a un rinnovato equilibrio. Pertanto è una situazione destinata a durare poco: gli ottimi incassi di viaggio al centro della terra saranno certamente bissati e migliorati da Mostri Contro Alieni e le sale che non terranno il passo saranno inevitabilmente tagliate fuori dai family, ossia un mercato che costituirà sempre più una fonte di valore imprescindibile.

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